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Panchina d’Oro a Juanra e Gianluca Marzuoli. Premio alla carriera a Piero Gialli

Si è svolta ieri mattina, a Coverciano – presso l’auditorium del Centro Tecnico Federale – la trentatreesima edizione della “Panchina d’Oro”, il premio annuale a cura del Settore Tecnico che celebra i migliori allenatori dell’ultimo campionato, votati dagli stessi colleghi. Per quanto riguarda il futsal, prima gioia personale per Juan Ramon Calvo Rodriguez, tecnico spagnolo che ha condotto la Meta Catania al suo primo e storico Scudetto, quarta conferma per Gianluca Marzuoli del Bitonto dopo una stagione costellata di successi e il riconoscimento alla carriera per Piero Gialli, storico tecnico della BNL Roma, capace di vincere quattro titoli italiani negli anni Novanta.

JUANRA – “Questo per me non è un premio individuale”. Tanta soddisfazione per la sua prima Panchina d’Oro da parte di Juanra, che omaggia la società di Enrico Musumeci: “Nessuna dedica particolare. Quando si vince lo scudetto non è mai merito del singolo, per questo condivido il riconoscimento con club e giocatori”. Nessun problema per la eliminazione nella Final Eight di Coppa Italia ai tiri di rigore contro l’Ecocity Genzano. Juanra mostra così tutta la sua sportività: “Il livello era altissimo e nello sport si può perdere – continua -. Impariamo dagli errori commessi e ripetiamo ciò che di buono abbiamo espresso, che non è poco”.

MARZUOLI – Da cinque stagioni nel femminile, da quattro il miglior allenatore della categoria. “Ma anche l’anno di Rovigo (l’unico senza titoli, n.d.c.) ha avuto un impatto importante sul mio modo di comunicare”. Gianluca Marzuoli mette in bacheca un’altra Panchina d’oro, eppure rimane campione (anche) di umiltà. “Questo premio va a me, ma rappresenta il presidente Intini, la società, lo staff e soprattutto la squadra, perché è dai risultati sul campo che si vede il mio lavoro di mister, iniziato ormai 25 anni fa. Cerco sempre di aggiornarmi, guardando più partite possibili e studiando nuove soluzioni. Tra i miei modelli di riferimento ci sono il Napoli di Colini e il Meta di Juanra, che ho abbracciato qui a Coverciano, ma il fattore principale è nella fiducia della squadra: se le giocatrici riconoscono la tua credibilità, ti seguono ad occhi chiusi. Ringrazio tutti i colleghi che mi hanno votato – chiude Marzuoli – riconoscendo valore a me e al progetto. Non mi sento appagato, voglia guadagnarmi altre possibilità per poter essere qui anche il prossimo anno”.

PIERO GIALLI – Basterebbe ricordare il poker di scudetti con la BNL, ma Piero Gialli vanta anche il record di 9 finali raggiunte in 10 anni (4 delle quali vinte), tre finali del Torneo di Coppa dei Campioni, una conquistata ai danni del Saragozza e due perse (una ai rigori, a Mosca, contro il Dina e una Segovia, contro la squadra di casa). Un Palmarès che vale meritatamente la Panchina d’oro alla carriera.
“Felice di ricevere un riconoscimento così importante da parte della FIGC e delle sue componenti. Riflettevo sul fatto che l’anno scorso il futsal ha compiuto 40 anni e io li ho attraversati tutti: prima da giocatore accanto a Luca Bergamini (col quale ha condiviso anche il successo nel quadrangolare contro Olanda, Belgio e Spagna, n.d.c.), poi da allenatore e, in seguito, come direttore tecnico e generale della BNL e altre squadre, fino all’attuale ruolo nello staff tecnico della Nazionale Club Italia. È un percorso che mi gratifica molto, così come questo premio”.

CASTIGLIA – “Un ringraziamento al Settore tecnico e al Presidente Demetrio Albertini per l’attenzione che dimostrano verso il futsal italiano, è un piacere e un onore essere presenti ormai da anni in questo appuntamento importantissimo per il mondo del settore tecnico – commenta il Presidente della Divisione Calcio a 5, Stefano Castiglia -. Congratulazioni a mister Juanra e a Marzuoli per il giusto premio conseguito e una menzione particolare alla carriera di Piero Gialli, un simbolo della nostra disciplina. Quando il futsal italiano ha iniziato a muovere i primi passi, lui c’era. E di fatto oggi mister Gialli rappresenta la memoria storica della nostra disciplina, con 40 anni di impegno sul campo e massima dedizione. Un grazie a Piero per quello che ha fatto, ma soprattutto per quello che farà per questa disciplina”.



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