Quando Fulvio Colini parte sfavorito, è il momento in cui bisogna preoccuparsi di più. Una legge non scritta nel futsal, ma tremendamente attuale. Undici punti in meno rispetto all’Olimpus Roma (seconda) in campionato, un pronostico chiuso per molti, ma alla fine la 24esima Supercoppa della storia del calcio a 5 la vincono quelli alla decima finale consecutiva e all’ottavo trofeo di fila. Vince (4-3) l’Italservice Pesaro. Ancora. Ma con un roster completamente rivoluzionato.
IL PRIMO TEMPO – Al PalaCesaroni di Genzano, sede del primo evento stagionale di futsal dove si disputano tutte e quattro le finali di Supercoppa (domenica in campo Under 19 maschile e femminile) il platonico remake della finale di Coppa Italia (Pesaro e Olimpus Roma sono profondamente cambiate rispetto a Salsomaggiore) si apre subito. Ai campioni in carica bastano 47″ per sbloccare l’incontro: De Oliveira sguscia via a Bagatini e infila col piattone Ducci. I Blues reagiscono immediamente, impegnano il neo arrivato Putano (uno dei fedelissimi di Colini ai tempi della Luparense), pareggiano grazie a una palla inattiva: la punizione di Dimas diventa un assist proprio per Bagatini, che si riscatta dell’errore commesso in occasione del vantaggio pesarese e con un sinistro a giro da posizione centrale realizza l’1-1. Primo tempo equilibrato, il problema dell’Italservice sono i falli, il sesto (di Kytola su Dimas) manda al tiro libero Marcelinho: la legge dell’ex è una sentenza, conclusione chirurgica, capitolini avanti 2-1 all’intervallo.
LA RIPRESA – Cambia lo spartito musicale: l’Italservice sale di intensità con un occhio di riguardo ai falli, l’Olimpus Roma scende di concentrazione, evidenziando quei problemi in difesa che gli sono costate 25 reti al passivo nelle ultime sei partite di regular season. Il 2-2 lo firma su punizione Ruan, con una barriera un po’ così messa dall’Olimpus Roma. I Blues non pungono, incassano il 4-2 con un clamoroso errore difensivo, una palla sanguinosa persa da Di Eugenio nella propria area, il rapace Fortini rilbalta ancora il risultato. D’Orto a 4’30” rompe gli indugi, Dimas ha la maglia da portiere di movimento, ma il 5vs4 capitolino ha un effetto boomerang sulla finale: Murilo Schiochet, con il destro che non è il suo piede, trova il 4-2 dalla propria metà campo con la porta sguarnita. C’è ancora partita perché Marcelinho è l’ultimo ad arrendersi, ma il 4-3 è tardivo. Colini mette in bacheca il suo 24esimo titolo, l’Italservice Pesaro la terza Supercoppa di fila, l’ottavo trofeo consecutivo, il più inaspettato di tutti.
ITALSERVICE PESARO-OLIMPUS ROMA 4-3 (1-2 p.t.) FOTOGALLERY
ITALSERVICE PESARO: Putano, Kytola, Canal, De Oliveira, Schiochet, Toninandel, Fortini, Pires, Vesprini, Dalcin, Ruan, Cianni. All. Colini
OLIMPUS ROMA: Ducci, Tres, Bagatini, Marcelinho, Dimas, Cetrulli, Cutrignelli, Schininà, Cutrupi, Isgrò, Joselito, Di Eugenio. All. D’Orto
MARCATORI: 0’47” De Oliveira (I), 6’10” Bagatini (O), 15’07” Marcelinho (O), s.t. 2’37” Ruan (I), 4’46” Fortini (I), 16’25” Schiochet (I), 18’23” Marcelinho (O)
AMMONITI: Dalcin (I), Fortini (I), Tres (O), Isgrò (O), Bagatini (O), Dimas (O)
ARBITRI: Chiara Perona (Biella), Dario Pezzuto (Lecce), Andrea Seminara (Tivoli) CRONO: Saverio Carone (Bari)
ALBO D’ORO
1992 BNL Roma, 1993 n.d., 1994 Ladispoli, 1995 n.d., 1996 n.d., 1997 Torino, 1998 n.d., 1999 Torino, 2000 n.a., 2001 n.d., 2002 Prato, 2003 Prato, 2004 Arzignano, 2005 Perugia, 2006 Arzignano, 2007 Luparense, 2008 Luparense, 2009 Luparense, 2010 Marca, 2011 Marca, 2012 Luparense, 2013 Luparense, 2014 AcquaeSapone, 2015 Pescara, 2016 Pescara, 2017 Luparense, 2018 AcquaeSapone, 2019 Italservice Pesaro, 2020 non assegnata, 2021 Italservice Pesaro, 2022 Italservice Pesaro