La prima senza Alberto Lorenzin, seppur con la sensazione di averlo sempre lì. Così è stato per la Kick Off all’esordio da tre punti (e tanti brividi) in terra lucana contro il CMB. Quasi una gara guidata dall’alto, iniziata con la rete-lampo di Greta Ghilardi, l’amata pupilla del presidente, continuata con la prima rete in bianconero di Borges e conclusa con la parata decisiva di Denise Carturan, estremo difensore di origine veneta, proprio come lo era Lorenzin.
“È stata una giornata ricca di emozioni sin dall’ingresso negli spogliatoi – racconta l’ex Vip -. Alberto è mancato a tutte le giocatrici, soprattutto a chi lo conosceva da più tempo e in particolar modo a mister Russo che, con gli occhi ludici, ci ha chiesto di giocare e vincere per lui. Questo ci ha dato sicuramente una marcia in più. La rete di Greta subito dopo il fischio di inizio è stata quasi un segno del destino, ma siamo rimaste concentrate perché sapevamo che la partita sarebbe stata ancora molto lunga”.
Tutto vero. Tanto che il risultato si è deciso solo a 10” dalla sirena, quando Carturan ha ipnotizzato Schinaider dal dischetto fissando il punteggio sul 3-2 per le sue.
“Ho chiesto a Ghilardi di scegliere un lato, ma lei non se l’è sentita di rispondere e allora ho fatto di testa mia. Mentre l’avversaria sistemava il pallone, ha guardato per un attimo alla mia sinistra, così ho fatto un passo a destra e ho cambiato direzione all’ultimo momento. Non avevo mai parato un rigore in vita mia, ma ho iniziato con la stessa squadra alla quale ho segnato il mio primo gol in Serie A”.
Prime volte, anche se questa lo è un po’ di più. “Abbiamo vinto per lui, un bacio lassù”.