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Pordenone, piacere di stupire: “Così ci stiamo guadagnando il rispetto di tutti”

Il Pordenone, dopo un inizio di campionato in salita, ha ingranato la quinta risalendo la classifica di settimana in settimana. Con il 4 a 1 rifilato all’Alto Vicentino nell’ultimo turno, i ragazzi di Marko Hrvatin hanno centrato il sesto successo consecutivo proiettandosi al secondo posto del girone, a 4 lunghezze dalla Vinumitaly Petrarca capolista. Con più di 5 gol di media a partita, la verve offensiva sta risultato decisiva nel cammino dei neroverdi che, nonostante abbiano come priorità la salvezza, non vogliono porsi limiti giocando ogni partita al massimo delle proprie possibilità.

Dopo un inizio difficile siete riusciti a vincere 6 partite consecutive, come valuta l’avvio di stagione dei suoi ragazzi?
“Questo nuovo campionato si sta confermando difficile ed equilibrato, sapevamo a cosa andassimo incontro. Tante squadre già le conosciamo, avendole affrontare negli anni passati, ed il livello è davvero alto. Ai miei ragazzi non posso che fare i complimenti per come stanno giocando, specialmente nell’ultimo mese e mezzo in cui siamo riusciti a fare tanti punti salendo in classifica. L’errore più grande sarebbe adagiarsi su questi ottimi risultati, il campionato è ancora lungo e dobbiamo continuare a dimostrarci all’altezza di questa competizione. Aver iniziato bene deve darci fiducia ma siamo solo all’inizio e non abbiamo fatto ancora nulla”.

Nel prossimo turno affronterete la GPA Città di Mestre, unica squadra ad aver segnato più di voi. Come state preparando questa sfida?
“Sarà un’altra battaglia. Andremo a giocare contro una delle squadre più attrezzate del girone e servirà la massima concentrazione. Loro hanno un roster di grandissimo livello, con giocatori che hanno esperienza anche in Serie A. Vogliamo giocarcela alla pari per mostrare il nostro valore e guadagnarci il rispetto di tutti. Onestamente non stravolgeremo il piano di lavoro in vista di questa partita, ma la prepareremo come tutte le altre, alternando sedute di video analisi al vero e proprio allenamento. Mi aspetto una partita estremamente difficile, loro hanno costruito la squadra con l’idea di contendersi le posizioni di vertice e vorranno vincere a tutti i costi. Noi siamo partiti con ambizioni ben differenti ma non vogliamo precluderci nulla, giocando ogni partita al massimo. Da questo punto di vista faccio spesso il paragone con la passata stagione, dove inizialmente pensavamo solo alla salvezza ed alla fine abbiamo conquistato i play off guadagnandoci un posto in questa categoria. La cosa migliore è non guardare la classifica ma concentrarsi solamente sul prossimo avversario”.

Il 15 dicembre la “tua” Slovenia ospiterà l’Italia nel girone di qualificazione ai prossimi mondiali, che partita ti aspetti?
“Sono molto legato a questo paese ma, ovviamente, tiferò Slovenia. Ho tanti amici nella nazionale e so bene che daranno il massimo in campo. Gli azzurri, a mio parere, sono un gradino sopra per tecnica e preparazione atletica, ma non va sottovalutato il cuore degli sloveni. È difficile spiegare a parole la mentalità balcanica, quello spirito di appartenenza che ti sprona a conquistare grandi risultati. La stessa Spagna, una delle squadre più forti al mondo, ha faticato in casa nostra accontentandosi di un pareggio. Non voglio sbilanciarmi con un pronostico, ma certamente non avrete vita facile”.



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