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Mestrefenice campione d’inverno: “Giovani di livello e senior esperti”

Il girone di andata del girone A di Serie A2 Élite è stato caratterizzato da un testa a testa tra Mestrefenice e Saviatesta Mantova, con lo Sporting Altamarca in vetta per la prima parte di stagione, prima di perdere terreno nelle ultime settimane. Alla fine lo scontro diretto favorevole ha permesso al team orange di prendersi il simbolico titolo d’inverno. “E’ stata una stagione per certi versi inaspettata – spiega il tecnico Mirco Vecchiato – Sapevamo di avere un ottimo potenziale, ma quando si ha a che fare con una fusione di due realtà così diverse, c’è sempre bisogno di tempo. Per questo ci siamo andati con i piedi di piombo. Abbiamo giovani di livello e qualche senior di esperienza ed ora siamo lì in alto”.

IL SEGRETO – “La differenza la sta facendo la coesione del gruppo – prosegue il tecnico di Mestrefenice – Non era una cosa scontata, ma abbiamo lavorato molto. Siamo una squadra che non molla mai, anche quando sembra che stiamo per cedere, riusciamo sempre a trovare forze inaspettate. Per questo è molto difficile affrontarci. Siamo contenti per la tigna che abbiamo sempre mostrato e la capacità di rimanere in partita con la testa per tutti e quaranta i minuti. I risultati ci stanno dando ragione”.

NUOVO ANNO – Saviatesta Mantova e Sporting Altamarca sono le due avversarie più pericolose: “Stiamo parlando di due squadre fortissime. Mantova ha un roster di altissimo livello e lo stesso si può dire dello Sporting, che solo un paio di mesi fa ci ha sconfitto sonoramente. Il nostro è un campionato competitivo con tutte sfide molto tirate. Me lo dico sempre assieme al mio collega Luca Mastrogiovanni, stiamo lavorando bene, ma ragioniamo giorno per giorno e non facciamo programmi a lungo termine. Parlando della Coppa, invece, lo scorso anno sono arrivato in finale con il Città di Mestre ed il sogno sarebbe di riuscire a fare un piccolo passo in più. Cercheremo di dare sempre il nostro meglio e stiamo lavorando molto per questo motivo, ma sempre ragionando di gara in gara”.



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