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Le Legends diventano nove: Mario Caneschi nella Hall of Fame del futsal italiano

La terza edizione di Play, andata in scena venerdì all’Auditorium di Sky a Rogoredo, ha celebrato l’ingresso di un’altra figura che ha segnato la storia del calcio a 5 nella Hall of Fame: Andrea Rubei, Vinicius Bacaro, Gabriele Caleca, Massimo Quattrini, Luca Bergamini, Gianfranco Angelini e Andrea Famà e Salvatore Zaffiro vengono raggiunti dalla nona Legend, Mario Caneschi.

CANESCHI – Un pentastellato del futsal insieme a Massimo Riscino, i fratelli Roma, Gianluca Scacchi e, nei tempi moderni, all’argentino Pablo Taborda. Tanti gli scudetti vinti, dopo un inizio di carriera sportiva nel calcio a 11, con la squadra della sua città: Gaeta. Era una seconda punta Mario Caneschi, ma nel futsal sapeva ricoprire ottimamente qualsiasi ruolo: un universale coi fiocchi, per di più mancino. Abbandonato il calcio grazie ai fratelli Forte, Giampiero e Remo, conquista subito il primo scudetto del 1984 con la Roma Calcetto, passa all’Ortana l’anno susseguente e continua a sventolare il tricolore. Fa parte del grande Aniene di Piero Gialli, protagonista nel double Coppa Lazio-Coppa Italia con i capitolini. La consacrazione arriva nel momento in cui mette piede nella Roma RCB di Franco Ciccarelli, uno dei club più gloriosi della storia del futsal. Che in quegli anni vinse addirittura quattro scudetti (di fila) dei suoi cinque (tre con Caneschi), due coppe Italia (1988-89) e l’European Champions Tournament (1991). In quei trionfi c’è sempre stato lo zampino (mancino) di Mario Caneschi, una Legend a tutti gli effetti di questo grande sport.



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