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Atletico Chiaravalle e i gol di Sofia Nicoletta Pini: “Tutto frutto del lavoro di squadra”

In costante lotta con la Soccer Altamura, ma sempre al primo posto e in Final Four proprio a discapito delle pugliesi. 17 giornate da schiacciasassi per l’Atletico Chiaravalle, formazione che vanta anche la miglior difesa di tutti e 4 i gironi grazie a ben 7 clean sheet: 13 gol subiti in tutto, e mai più di 2 a partita. Ma non è solo questo a funzionare. Se le marchigiane continuano a stare lassù è anche per il contributo di Sofia Nicoletta Pini, classe 2000 da quattro anni in rosanero, salita a 14 centri in campionato con la tripletta realizzata nell’ultimo turno contro la Lux Chieti.

– In doppia cifra ogni stagione, tanto nel Filottrano quanto nell’Atletico Chiaravalle: come ti fa sentire?
 “Sicuramente i gol danno fiducia, ma io mi limito a finalizzare il grande lavoro svolto dalle mie compagne di squadra. Il centro più bello? Preferisco ricordare quello più importante: il rigore contro il Grottaglie che mi ha permesso di sbloccarmi in questa stagione. Se il mio è stato un crescendo è perché, anno dopo anno, sono riuscita a entrare sempre di più nei meccanismi della squadra”.

-Alle vostre spalle l’Altamura non molla: sentite la pressione di non poter commettere passi falsi? 
“Noi siamo concentrate sul nostro percorso, abbiamo rispetto degli avversari, ma abbiamo anche molta fiducia dei nostri mezzi e questo vale anche per il prossimo turno con la Virtus Cap San Michele. Mi aspetto sicuramente una partita difficile e combattuta, abbiamo già affrontato più volte questa squadra tra Coppa Italia e campionato e si sono rivelati sempre match ostici, ma ripeto: credo in noi”.

– A proposito di Coppa Italia, poco più di un mese al sorteggio della Final Four di Genova.
“Per me è la prima partecipazione assoluta, essere arrivati tra le migliori quattro è già una bella soddisfazione, ma ciò non toglie che cercheremo di arrivare fino in fondo. Sarà una competizione tra squadra organizzate e con buone individualità, giocheremo le nostre carte e vedremo come andrà. Che vinca il migliore”.

Foto: Stefano Carloni



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