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Dal ricordo di Salvetti alla presenza di Samperi: concluso il raduno dell’U19. Pedrini: “Entusiasmante ripartire”

Nel ricordo di Gianluca Salvetti, a quasi due mesi dal tragico incidente stradale che ha tolto la vita alla giovane promessa del calcio a 5 italiano, e sotto lo sguardo attento del nuovo commissario tecnico della Nazionale di futsal: è così che sono andati in archivio i quattro giorni del primo raduno stagionale dell’Under 19 di calcio a 5. Il nuovo ciclo, partito sotto la guida di Vanni Pedrini, punta dritto all’Europeo assegnato nella giornata di martedì dal Comitato Esecutivo della UEFA a Chisinau, in Moldova: la fase finale si terrà esattamente fra un anno, dal 28 settembre al 5 ottobre. Giovedì 31 ottobre (ore 14.15) ci saranno invece i sorteggi del Main Round (25-30 marzo 2025) che consegneranno i 7 pass di qualificazione per Chisinau.

PEDRINI. “Avevamo tanta voglia di iniziare – racconta proprio Vanni Pedrini – è un nuovo capitolo che va in continuità con il passato. Stiamo proseguendo il lavoro con i 2006 e 2007 sempre nell’ottica della crescita dei ragazzi. Sicuramente a livello personale le responsabilità cambieranno, ma il fine è sempre lo stesso: aiutare i giocatori e competere a livello internazionale al massimo delle loro potenzialità”. Come detto, a marzo ci sarà da affrontare la fase di qualificazione. Prima di essa gli Azzurrini avranno a disposizione altre tre ‘finestre’ di lavoro (a ottobre, dicembre e gennaio). “Dovremo lavorare un passo alla volta, cercando di fare risultati in ogni occasione in cui affronteremo partite ufficiali per arrivare poi pronti per l’impegno di marzo”. Idee chiare quelle di Pedrini, totalmente focalizzato – insieme al suo staff nuovo di zecca (“completo, competente e con enorme passione”) – nel trovare le migliori soluzioni possibili: “Abbiamo trascorso gran parte dell’estate a definire tutti i giocatori potenzialmente convocabili – prosegue -. In quest’ottica la Future Cup ci ha aiutato tantissimo nel creare una selezione verso l’alto, culminata in questo raduno con l’innesto di 6 calciatori provenienti dalla squadra ‘B’. Continueremo a monitorare tutti, c’è un grande bacino da cui poter attingere. Grazie alla riforma dei campionati nazionali molti di questi ragazzi giocano in pianta stabile nelle prime squadre di club importanti e questo rappresenta una grande opportunità di crescita, un banco di prova importante nel loro sviluppo”.

Salvo Samperi (a sx) e Vanni Pedrini (a dx) durante il raduno dell’Under 19 al Giulio Onesti

SAMPERI. Anche perché per alcuni di questi calciatori il prossimo step potrebbe essere la Nazionale maggiore. Proprio in questi giorni al ‘Giulio Onesti’ è stato presente anche il Ct Salvo Samperi, che ha anticipato un paio di giorni il suo arrivo a Roma rispetto allo stage che parte quest’oggi: “Averlo avuto qui con noi è motivo di orgoglio e soddisfazione. Samperi è molto attento a ciò che avviene anche al di sotto della prima squadra e siamo pronti a fornirgli tutte le indicazioni possibili sui calciatori, sia di quest’annata, ma anche di quelle precedenti. Non dobbiamo dimenticare i calciatori presenti agli ultimi due Europei Under 19, in cui c’erano ragazzi che stanno crescendo in maniera esponenziale con grande minutaggi nei rispettivi club”. A testimonianza di ciò, nella giornata di mercoledì Jacopo Grosso e Alessandro Merlo sono stati ‘promossi’ e aggregati al gruppo della Nazionale maggiore per il raduno che – sempre al ‘Giulio Onesti’ – inizia come detto oggi e vedrà impegnati gli Azzurri fino al 5 ottobre.

Gianluca Salvetti in azione con la Nazionale U19

SALVETTI. Un tassello alla volta, nella costruzione della Nazionale Under 19, con l’obiettivo di qualificarsi all’Europeo e perché no, puntare alla semifinale, obiettivo sin qui sfuggito nelle ultime due partecipazioni: “Dalle esperienze precedenti dobbiamo riuscire a trarre insegnamento, cercando di unire i tasselli affinché alla prossima occasione potremo farci trovare pronti al 100%”. Un lavoro (ri)cominciato, come detto, nel ricordo di Gianluca Salvetti a 60 giorni dalla sua scomparsa: “Quando lo vedemmo per la prima volta iniziando a seguirlo e chiamandolo al raduno dei 2004 era due anni sotto età, il più piccolo di tutti. È incredibile ripensare alla positività, al rispetto, all’educazione e all’allegria che riusciva a mettere al servizio del gruppo, rimanendo ugualmente il più determinato di tutti nel raggiungere i suoi obiettivi. Gianluca è il più grande esempio per questi ragazzi e noi siamo tutti in dovere di rappresentarlo al meglio possibile ogni volta che scendiamo in campo”



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