Il Città di Acri ed Alessandro Basile sono nella storia. Con la goleada rifilata al Città di Potenza, e la sconfitta della Diaz con la Bernalda Futsal, i rossoneri hanno chiuso il discorso relativo al vertice del girone G. La vittoria del torneo li consegna all’albo dei campioni, ma il valore del loro successo esce dal campo e contagia tutta la comunità, come confermato dallo stesso tecnico.
Una stagione trionfante terminata con la conquista del campionato, c’è la racconta dal suo punto di vista, se lo aspettava a inizio anno?
“Sarò onesto il nostro obiettivo principale era una salvezza senza troppi patemi, viste anche le difficoltà iniziali legate alla mancanza di una struttura fissa, che ci ha portato a girare per la provincia senza mai giocare tra vere e proprie mura amiche. Come secondo scopo volevo portare il futsal nel nostro paese, far conoscere qualcosa di nuovo a una piccola realtà. L’ingrediente del nostro successo è stato il lavoro giornaliero dei ragazzi, con il tempo anche loro hanno iniziato a capire che potevano ambire a qualcosa di più grande, grazie ai loro sacrifici e la consapevolezza nei loro mezzi, nonostante le complicazioni di una situazione come la nostra. Con il passare dei mesi, alla fine abbiamo realizzato qualcosa che sembrava utopico a molti”.
Sabato è arrivato la certezza aritmetica del primato grazie ad una bella vittoria, quale sono state le prime sensazioni al termine?
“Abbiamo preparato i 40′ sotto ogni aspetto nel migliore dei modi, senza prendere l’impegno sottogamba. Il risultato finale non è veritiero, il Potenza è una squadra difficile da affrontare, che nel corso dell’anno ha dato filo da torcere anche alla Diaz, ma noi eravamo troppo concentrati e vogliosi di completare questa impresa in una terra ignota a molti dei miei chiamata Serie A2. Inoltre venivamo da una striscia di buoni risultati, che ci dava ulteriore fiducia. Al triplice fischio le notizie dagli altri campi hanno fatte esplodere la gioia insieme ai tifosi che ci hanno seguito, non vediamo l’ora l’anno prossimo di festeggiare nel nostro palazzetto con loro, stiamo costruendo qualcosa che va ben oltre il parquet per tutti quanti”.
Nonostante i festeggiamenti già avviati come volete chiudere contro Casale del Manco?
“Fino all’ultimo onoreremo la competizione, nessuno ci ha mai regalato nulla, adesso in casa non possiamo deludere il nostro pubblico e vogliamo mettere un degno punto a un racconto da sogno”
Buttando un occhio al futuro come programmerete il lavoro con la società?
“Sicuramente dovremmo strutturarci maggiormente, giocheremo in uno dei migliori Palasport d’Italia, ma l’asticella si alzerà inevitabilmente, servirà dare di più dagli atleti e da parte di tutti gli appassionati di questa disciplina. Sono però fiducioso della nostra ottima base e le statistiche, che lasciano il tempo che trovano, dimostrano però quanto fatto di buono quest’anno e da cosa ripartire il prossimo”.