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Atletico Chiaravalle vs Pero, Molinelli: “Faremo valere la nostra identità”. De Oliveira: “Mente, corpo e gruppo”

Atletico Chiaravalle contro Pero, così come deciso dal sorteggio dello scorso 27 maggio. Quella che è già stata una delle due semifinali di Coppa Italia a Genova sarà anche una delle due “semi” di Serie B femminile nella Futsal Finals di Faenza (venerdì 31 maggio ore 14 su Futsal TV), ultima competizione della categoria e trampolino di lancio verso l’olimpo del futsal.

QUI ATLETICO CHIARAVALLE – “Tutte le squadre rimaste in gara sono forti e non è una frase fatta: la Roma ha dominato il proprio girone e avrebbe probabilmente meritato di essere già su, il Pero ci ha eliminate nella Final Four e ha poi vinto la Coppa, anche il Pistoia, che è riuscito a qualificarsi andando a vincere a Napoli, impresa non da poco come sappiamo per esperienza personale, è una formazione di valore – commenta mister Nicolò Molinelli – . Saranno semifinali diverse tra loro, ma molto complicate. Come sta il Chiaravalle in vista del Pero? Abbiamo la nostra identità che è stata la stessa per tutta la stagione, contro ogni tipo di avversaria. E ora abbiamo anche un po’ più di confidenza con le gare secche: sappiamo cosa abbiamo sbagliato quando non è andata bene e vogliamo portare questa consapevolezza in campo. Fino ad oggi è stata una stagione straordinaria. Siamo alla Futsal Finals perché abbiamo perso solo una partita (0-1) con una squadra forte come il CMB, ma pensiamo di meritare la Serie A e vogliamo andarcela a prendere”.

QUI PERO – Tanta determinazione anche per Priscila De Oliveira, player-manager del Pero già campione di Coppa Italia. “Non avevo sinceramente preferenze di sorteggio, ogni rivale ha i propri punti di forza, preferisco perciò pensare a ciò che devo sistemare in casa prima del grande giorno. Sarà una semifinale molto diversa rispetto a quella di Genova: in quell’occasione non avevamo a disposizione il pivot e abbiamo rimodulato il nostro gioco, non abbiamo fatto una gara da 10 ma ce la siamo meritatamente e fortunatamente cavata. Ora il modulo ricambierà e ci conosciamo un po’ di più. La vittoria dell’una o dell’altra non dipenderà dal lavoro tattico, ormai siamo a fine stagione e quel che è fatto, è fatto: la spunterà chi starà meglio fisicamente, mentalmente e chi avrà il gruppo più compatto”. Voglia di double? Sì, ma senza affanno. “Anche se vincere di nuovo sarebbe bellissimo, l’unico obiettivo che ho sempre dato al Pero è quello di migliorarsi e dare tutto ciò che si ha. Ho vinto tanti campionati tra Italia, Spagna, Russia e Brasile, ma la mia soddisfazione più grande è stata proprio questa: prendere per mano una squadra dalla Serie C e – insieme al lavoro del mio staff – portarla fin qui, costruendo qualcosa di solido stagione dopo stagione”.



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